Lingua timucua

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Timucua
Parlato inStati Uniti:
Florida settentrionale, Georgia meridionale
Periodoseconda metà del XVIII secolo
Locutori
Classificaestinta
Tassonomia
FilogenesiLingue isolate
Codici di classificazione
ISO 639-3tjm (EN)
Glottologtimu1245 (EN)
Distribuzione, prima dell'arrivo degli europei, dei dialetti Timucua.

La lingua timucua era una lingua amerinda isolata, parlata dai nativi americani della Popolazione Timucua, composta da parecchie tribù che parlavano dialetti simili. Si è estinta verso la fine del XVIII secolo.

Presentazione

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La Popolazione Timucua viveva nel Nord della Florida attuale e nella zona meridionale della Georgia. Forse esisteva anche un piccolo gruppo isolato che viveva in Alabama, ma le notizie sono scarse e non tutti gli studiosi le accreditano.

Tra i gruppi che costituivano la nazione, il gruppo dialettale Mocama era il più importante, comprendente molte tribù, tra cui i Saturiwa, i Tacatacurus, gli Utina ed i Potano.

Quasi tutto di ciò che si conosce sulla lingua, deriva dai lavori del padre Francisco Pareja, un missionario francescano che arrivò a St. Augustine nel 1595. Durante i suoi 31 anni di servizio tra i Timucua, sviluppò un sistema di scrittura per la lingua, il primo per una lingua indigena nelle Americhe. Pubblicò diversi catechismi bilingui Spagnolo-Timucua, ed una Grammatica della lingua Timucua, tra il 1612 ed il 1627. Nel 1763 gli inglesi occuparono la Florida alla fine della Guerra dei sette anni, e molti coloni e missionari spagnoli, inclusi gli ultimi rimasti locutori Timucua, fuggirono a Cuba. Qui, realisticamente, si fusero con altri gruppi perdendo la propria identità, facendo diventare il timucua una lingua morta.

Origine ignota

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Generalmente il timucua è considerato una lingua isolata, non essendo geneticamente correlata ad alcuna lingua parlata nell'America del Nord. Si è tentato di compararla ad alcune famiglie linguistiche nordamericane (Lingue muskogean, lingue caribe, Lingue siouan, Lingue algonchine, Lingue arawak, ecc.) senza riuscire però a trovare qualche contatto con esse.

Il linguista Julian Granberry ha suggerito che la lingua timicua poteva essere un sistema linguistico creolo, con apporti venuti dalla Colombia e dal Venezuela.

Vocabolario elementare

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Vocabolario [1][2]
Italiano Timucua
uno yaha
due yucha
tre hapu
uomo biro
donna nia
cane efa
sole ela
luna acu
acqua ibi
porta unuchua
fuoco taca
tabacco hinino
pane pesolo
bere ucu

Un semplice testo

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Questo passo è preso dal Confessionario del padre Pareja, in cui un prete interroga un indigeno pronto alla conversione. Viene riportato il testo in Timucua e Castigliano dell'epoca, dall'originale, segue una traduzione italiana.[3]

Hachipileco, cacaleheco, chulufi eyolehecote, nahebuasota, caquenchabequestela, mota una yaruru catemate, caquenihabe, quintela manta bohobicho?
La graja canta o otra aue, y el cuerpo me parece que me tiembla, señal es que vine gente que ay algo de nuebo, as lo assi creydo?
Credi che quando il corvo o un altro uccello canta e il corpo trema, ciò sia un segnale che persone stiano venendo o che qualcosa di importante stia per accadere?
  • Campbell, Lyle. (1997). American Indian languages: The historical linguistics of Native America. New York: Oxford University Press. ISBN 0-19-509427-1.
  • Crawford, James. (1975). Southeastern Indian languages. In J. Crawford (Ed.), Studies in southeastern Indian languages (pp. 1–120). Athens, GA: University of Georgia.
  • Albert Samuel Gatschet, Textes en langue timucua avec traduction analytique, éditions J. Maisonneuve, 1890.
  • Goddard, Ives (Ed.). (1996). Languages. Handbook of North American Indians (W. C. Sturtevant, General Ed.) (Vol. 17). Washington, D. C.: Smithsonian Institution. ISBN 0-16-048774-9.
  • Granberry, Julian. (1990). "A grammatical sketch of Timucua", International Journal of American Linguistics, 56, 60-101.
  • Granberry, Julian. (1993). A Grammar and Dictionary of the Timucua Language (3rd ed.). Tuscaloosa: University of Alabama Press. (1st edition 1984).
  • Granberry, Julian. (1956). "Timucua I: Prosodics and Phonemics of the Mocama Dialect", International Journal of American Linguistics, 22, 97-105.
  • Hann, John H. (1996) A History of the Timucua Indians and Missions, Gainesville, Florida: University Press of Florida. ISBN 0-8130-1424-7
  • Milanich, Jerald T. (1995) Florida Indians and the Invasion from Europe, Gainesville, Florida: University Press of Florida. ISBN 0-8130-1360-7
  • Milanch, Jerald T. (2004). "Timucua", In R. D. Fogelson (Ed.), Southeast (p. 219-228). Handbook of North American Indians (Vol. 17) (W. C. Sturtevant, Gen. Ed.). Washington, D. C.: Smithsonian Institution. ISBN 0-16-072300-0.
  • Mithun, Marianne. (1999). The languages of Native North America. Cambridge: Cambridge University Press. ISBN 0-521-23228-7 (hbk); ISBN 0-521-29875-X.
  • Mooney, James. (1910). "Timucua", Bureau of American Ethnology, bulletin (No. 30.2, p. 752).
  • Pareja, Fray Francisco. (1614). Arte y pronunciación en lengua timvquana y castellana. Mexico: Emprenta de Ioan Ruyz.
  • Sturtevant, William C. (Ed.). (1978–present). Handbook of North American Indians (Vol. 1-20). Washington, D. C.: Smithsonian Institution. (Vols. 1, 16, 18-20 not yet published).
  • Swanton, John R. (1946). The Indians of the southeastern United States. Smithsonian Institution Bureau of American Ethnology bulletin (No. 137). Washington, D.C.: Government Printing Office.

Voci correlate

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